Nell’ambito delle celebrazioni di GO! 2025, Capitale Europea della Cultura, sono state installate le monumentali stele intitolate “Stele, Colonna delle Preghiere, 2001” dell’artista friulano Giorgio Celiberti. Queste opere, collocate nei luoghi simbolo di Gorizia e Nova Gorica, rappresentano un ponte tra le due città transfrontaliere, sottolineando i valori di pace, dialogo e riconciliazione.
La cerimonia ufficiale di presentazione si è svolta venerdì 24 gennaio presso il Go!Center di Corso Verdi 51 a Gorizia, con la partecipazione dell’artista e dei sindaci Rodolfo Ziberna e Samo Turel, rispettivamente di Gorizia e Nova Gorica. L’evento è stato arricchito dalla scopertura della stele posta davanti al Municipio di Gorizia, un momento particolarmente significativo all’interno del programma culturale congiunto.
Simboli di pace e dialogo
Le due stele principali, alte 4,5 metri e dal peso complessivo di circa 800 chilogrammi, sono state posizionate davanti ai Municipi delle due città, incarnando i valori di pace e collaborazione che GO! 2025 intende promuovere. Come ha osservato il critico d’arte Vito Sutto, le stele sono un “canto ieratico rivolto verso l’alto”, che esprimono un forte messaggio di sacralità contemporanea e un invito alla riflessione. Le lettere incise sulle sculture simboleggiano il dialogo tra cultura e comunità, enfatizzando il potere della comunicazione come strumento per abbattere le barriere e costruire ponti.
L’assessore comunale Patrizia Artico ha evidenziato il significato delle opere, che evocano memorie di antiche civiltà, trasformandosi in simboli di pace e rinascita. La loro presenza tra Gorizia e Nova Gorica rappresenta una testimonianza concreta dell’importanza dell’arte come mezzo per unire popoli e culture.
Arte e territorio
Due ulteriori stele, di dimensioni ridotte, sono state collocate presso le aziende vinicole Gradis’ciutta a San Floriano del Collio e Ferdinand a Kojsko, realtà transfrontaliere che hanno contribuito con entusiasmo al progetto. Il sindaco Ziberna ha sottolineato: “Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di queste importanti realtà vinicole, che si sono impegnate per garantire il posizionamento delle opere in punti strategici delle città”.
Le opere di Celiberti, uniche nel loro genere, portano con sé una forza evocativa che trascende i confini geografici. Sono un invito alla riflessione sul valore della pace e sul ruolo fondamentale della cultura nella costruzione di un futuro più unito.
Giorgio Celiberti: un artista tra memoria e modernità
Giorgio Celiberti, nato a Udine nel 1929, è un artista di fama internazionale noto per la sua capacità di intrecciare memoria storica e linguaggio contemporaneo. Ha partecipato a numerose edizioni della Biennale di Venezia e a prestigiosi eventi, tra cui la mostra per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con l’opera “L’arte non è cosa nostra”. Celiberti è noto per la sua capacità di intrecciare memoria storica e linguaggio contemporaneo, realizzando opere che parlano di spiritualità, cultura e legami tra popoli.
Con le sue “Stele, Colonna delle Preghiere”, Celiberti offre un messaggio universale di speranza, riconciliazione e dialogo, perfettamente in linea con gli obiettivi culturali e simbolici di GO! 2025.





